
Ma per il gigante ucraino questo non è motivo di orgoglio, anzi. Per Stadnik, che di professione fa il veterinario, anche un cellulare di normali dimensioni appare piccolissimo, tanto da risultare scomodo da utilizzare. Quella che per molti appare come una simpatica vicenda è in realtà una tragedia. Il 33enne, che ha cominciato a crescere a dismisura all'età di 14 anni, dopo un'operazione al cervello che si pensa abbia stimolato la sua ghiandola pituitaria, si sforza di condurre un'esistenza normale ma il suo futuro sembra segnato. “La mia altezza - ha detto in un'intervista - è una punizione di Dio. La mia vita non ha alcun senso”. I suoi 2 metri e 53 centimetri lo obbligano a restare nella sua città, a Podoliantski. “Per me - ha spiegato - prendere un normale pullman è una sofferenza come, per una persona normale, sarebbe dover affrontare un viaggio stando dentro il cofano di una macchina”.
Il giovane trova difficoltà anche a reperire indumenti. Quasi impossibile trovare poi le scarpe per via dei 43 centimetri di piede. L'ultimo paio lo ha dovuto far produrre artigianalmente e gli è costato 166 euro, l'equivalente di 7 suoi stipendi. Leon, che dorme su due letti uniti, rinforzati per sopportare i suoi 200 chilogrammi di peso, vive assieme alla mamma in una casa che per lui risulta essere molto, troppo, esageratamente piccola.

Nessun commento:
Posta un commento